giovedì 25 febbraio 2010

Il primo fiume mod della storia

A me i mod stan simpatici, non ci posso far niente, mi fan ridere, mi mettono allegria. Prima o poi anch'io mi farò una zazzera un po' Beatle e mi metterò a ballare come Oskar degli Statuto (nella foto). Il problema è che qui a Milano non c'è mai stato un grande movimento mod (a parte gli Smodati) e in effetti non ce lo vedo molto Quadrophenia ambientato alla Barona o al Portello, però se proprio dovessi scegliere una zona, beh, la scelta sarebbe facile: Lambrate.
Si, perchè in ogni caso qui a Milano è nato uno dei simboli più importanti della cultura mod: la Lambretta.
Ma finalmente qualcosa è cambiato, ora Milano è più Mod che mai, ora potete rifornire le vostre Lambrette cromate e piene di specchietti direttamente con il fiume Lambro!
Ed infatti c'è allarme perchè pare che tutti i nostri sforzi possano finire con il favorire solamente gli odiati emiliani. Maledetti tortelini, ridateci la nostra benza! Le autorità lombarde stanno tentando di arginare il nostro prezioso oro nero in modo che rimanga entro i nostri confini, in modo che il Po non porti il suo inestimabile carico verso gli odiati proprietari di Ducati o peggio ancora rifornisca dei dune buggy sulla riviera romagnola.
Anche la natura è dalla nostra parte: una delle abili contromisure naturali affinchè i nostri confinanti meridionali non si impossessino della miscela per le motorette che è nostra di diritto è stato quella di riversare le fogne monzesi nel fiume in modo che mille bei siluroni marroni procedessero verso i nostri rivali, intimorendoli e scoraggiandoli nel loro malvagio intento. E poco importa il disagio dovuto all'olezzo di gasolio e merda tutti impaciugati insieme, questa è una battaglia da vincere...ad ogni costo!
Mod lombardi, unitevi, non consentite che questo scempio avvenga!
Io ho fatto il mio, oggi ho fatto il pieno alla Mini direttamente lanciandomi in acqua con la macchina.

venerdì 19 febbraio 2010

Cheap & Chic : la Milano da bere come si deve.


Cari lettori eccoci di nuovo qua per svoltarvi il venerdì sera.

POKAI. via Savona. come al solito qui (è quello colorato di rosa...)

Fino a qualche anno fa via Savona doveva essere la nuova zona della movida milanese. Mai previsione si rivelò più inesatta. Qualche anno di splendore un sacco di gente ma tutto si è spento come le possibilità del milan di vincere la champions. Dire spento è inesatto perchè la via continua ad essere rifornita di locali ma i fasti del REW sono ben lontani. Rimangono a far casino il Murphy's law (non incrociate mai e poi mai lo sguardo di Damiano, rischiereste la vita), il Mai dire Bar (storico locale di via Savona) e (mi duole citarlo perchè proprio non mi piace) il Caffè Savona, nome da inizio novecento per un locale da che incorpora la decadenza della nostra società (esagero? prezzi un po alti, pretese fighette, gente fighetta.)
Via Savona ritorna ad essesere pop durante la settimana del design dove gli avventori sono tutti artistoidi effemminati magri e con pantaloni neri aderenti, anche la più fetida pizzeria registra il tutto completo per una settimana e trovare parcheggio è, ancor più del solito, un'utopia.
Finita la settimana del design ritorna una tranquilla via di Milano con un sacco di piccole botteghe, qualche negozietto e nulla più.

Ma allora, di che vi parlo io oggi? Di un localino, che si trova li…proprio li tra un kebabbaro e la design library (??) che praticamente non si vede nemmeno, si dai proprio lì ci sei davanti ecco quello. Il Pokay dovrebbe essere un circolo ARCI ma non credo abbiano mai chiesto la tessera. Il locale è grande circa quanto la casa di Artemio ne " il ragazzo di campagna" compreso di bancone. A servirvi ci trovate una biondina veramente carina. Comunque dopo la terza media sono sicuro che non ci farete più caso o ne sarete innamorati persi.
Se è la prima volta che ci entrate forse vi sentirete un filo a disagio; l'impressione sarà quella di intrufolarsi in una festa in famiglia. In generale i prezzi sono veramente cheap, la birra è Menabrea e dopo poco sarà come se al Pokai ci foste gia venuti mille volte.
Alcuni pregi nascosti del locale: molto spesso il venerdì sera qualcuno mette i dischi (mi è capitato più volte di trovarci l'amico DJ Desmond), a fine serata qualcuno prende la chitarra e si canticchia tutti insieme, nel retro (nell'antibagno/sgabuzzino/direzione per intenderci) c'è appeso un bersaglio con freccette sparse (molto divertente se gia un po' annebbiati), alle due la biondina chiude la serranda ma vi tiene dentro senza problemi.
Di spazio non ce n'è molto ci sono forse 6 posti a sedere su divanetti etno e qualche sgabello al bancone e quindi buona parte della serata la passerete fuori sul marciapiede.
Insomma se volete passare una serata tranquilla tra amici, principalmente sul marciapiede di via Savona questo è il locale che fa per voi.

VOTO 7 e 1/2. Atmosfera amicale, gente bella su di giri, barista carinissima. Hanno anche una pagina su myspace.

giovedì 18 febbraio 2010

I Grandi film di DDUM: Scusa ma m'hai rotto er ca

Sabato sera ho tentato di andare al cinema Colosseo, ma non c'era posto per film decenti, era disponibile solo "Scusa ma ti voglio sposare", visto che piuttosto di vederlo mi sarei volentieri reciso un testicolo, abbiam fatto marcia indietro e siam andati a cena fuori.
Però ho avuto un'idea: perchè non battere il ferro finchè è caldo? Perchè non esplorare anche la vita coniugale di questi simpatici stronzi? Quindi ecco a voi dopo "Scusa ma ti chiamo amore" e "Scusa ma ti voglio sposare", signore e signori "Scusa ma m'hai rotto er ca".
Alex e Niki ormai son sposati da circa 5 anni, lei ha mollato l'università, che si guadagni lui da mangiare che io son qui a casa tutto il giorno come una schiava a pulire e lui non si accorge di un cazzo. Ormai accasata ha smesso di essere la bella figa dei primi due episodi, ha preso 20 chili, si veste con tutone di ciniglia e va a far la spesa al mercato con un carrellino con fantasia scozzese. A 25 anni è ridotta una merda.
Lui in compenso non è da meno. La stempiatura avanza, la panza da birra pure e ormai passa le serate in mutande e canotta a vedere QSVS ruttando come un pazzo.
Un giorno facendo la spesa al mercato Niki si sente toccare il culo, all'inizio è indispettita, poi un po' compiaciuta si gira per guardare l'inaspettato corteggiatore. Il casanova è Sufres un ecuadoregno di 52 anni e 134 chili famoso nella zona per il suo odore naturale di broccoli lessi, le sue passioni sono fare l'appoggino sull'autobus e le donne un po' basse di carrozzeria. Tra i due nasce una passione travolgente consumata principalmente sulla Opel Calibra elaborata di Sufres.
Intanto Alex inizia ad incontrarsi tutti i giovedì sera al biliardo con gli amici, qui incontra Karina (vero nome Concetta), una troiazza di 60 anni abbandonata pure dal suo protettore slavo quando lei ha perso l'ultimo dente. Tra i due inizialmente il rapporto è solamente "professionale", ma una sera d'inverno iniziano a parlare ed Alex scopre che Karina lo capisce veramente, anche se lui non capisce lei che oltre a non avere manco un dente parla solamente in strettissimo dialetto di Torre del Greco.
La coppia da sogno sembra ormai finita, ma ad un certo punto la svolta: Alex viene ricoverato per un inaspettato caso di scolo, Niki lo viene a sapere e prende la Calibra di Sufres per correre all'ospedale, nel tragitto però ha un piccolo incidente, tira sotto una vecchia, però è di fretta, molla la macchina e corre in ospedale.
Purtoppo la vecchia è l'amatissima madre di Josè Soldado detto anche "El Perro" che riconosciuta la macchina di Sufres lo ucciderà tra mille sofferenze.
Niki arrivata in ospedale sviene esausta, per sicurezza le fanno gli esami e scopre di essere incinta.
La coppia si riunisce per la nascita del pupo e l'amore sembra tornato.
Solo che il bambino nasce scuro di carnagione e con una puzza di broccoli lessi impressionante, Alex capisce tutto, ma non puo' neanche dir niente, non è che lo scolo si prenda accarezzando un pony...
Rimangono insieme, ma passeranno la vita a guardarsi con disgusto.

lunedì 15 febbraio 2010

Saturday Night's Alright for Fighting

Milano è la città più alla moda d'Italia, è chiaro a tutti, e sabato sera abiamo avuto la conferma. Ci sono degli happening durante l'anno che poi se ne parla per mesi e se non c'eri non sei nessuno e quello di sabato non era da meno: il primo flash mob maghrebino della storia.
L'evento è stato organizzato da giorni attraverso sms, urli dai minareti, bigliettini dentro ai kebab e riunendosi dentro agli internet point per vedere i video su youtube che ti spiegavano come ribaltare le macchine e distruggere i negozi.
Soddisfatti gli organizzatori: "Non ci aspettavamo una tale partecipazione: anche polizia locale, polizia ed esercito hanno preso parte al nostro flash mob. Molti spacciatori hanno preso qualche ora di permesso per partecipare. Speriamo di organizzarne un altro presto, Korvetto, Barona e Maciachini si sono già candidate per l'evento".
Grande eccitazione da parte dei partecipanti: "E' stato magnifico, un grande evento per socializzare, non mi davo pace per aver perso quello del 2007 in Paolo Sarpi, finalmente anch'io sono protagonista!".
Attesa la risposta dei sudamericani: essendo Chicago, pare stiano organizzando la replica dell'omonimo musical lungo via Imbonati, condendola con un tocco un po' più "latino", qualche accoltellamento e un paio di roghi qua e là.
Attendiamo trepidanti!

venerdì 12 febbraio 2010

And the winner is...

L'ultima volta che ho visto il festival di Sanremo Mike Buongiorno se la sgambettava alla grande, Sergio Caputo scalava le classifiche, le spalline erano appena passate di moda ed in tv c'erano ancora le repliche di Ralph Supermaxieroe, quindi non son la persona più adatta a commentare la kermesse musicale (che fra l'altro se fosse kermes almeno ci si farebbero i dolci).
Per questo abbiamo ingaggiato un esperto, che però settimana prossima aveva da fare, deve far l'ospite fisso che urla ed offende a pomeriggio 5, quindi farà per noi una cronaca preventiva del festival senza aver ascoltato le canzoni.
Signori e signore il professor Augusto Acidume.
Buongiorno, sono Augusto Acidume, critico di musica, poesia e professore di semiologia della musica applicata alla romanza ungherese dei primi del settecento all'univesità Tumminelli di Jerago con Orago. E voi? Che credenziali avete? In ogni caso mi ci pulisco il culo.
Da giovane volevo diventare un bassista punk, poi mi han detto che avrei dovuto imparare almeno 4 note e allora ho preferito diventare un critico che è più facile e puoi dire qualsiasi cagata che tanto puoi rimangiartela il giorno dopo. Molti mi consideranoun tipo scontroso, non è vero, è che riesco a legare solo con persone che siano al mio stesso livello: Vittorio Sgarbi, Massimo D'Alema, Renato Brunetta e Kanye West. Dovreste vedere quanto divertimento durante le nostre serate, anzi no, non potete vederle, non siete un cazzo di nessuno.
Perchè io che son così dotato mi abbasso a parlare del festival di Sanremo? Perchè sono un cagamillimetri su tutto e poi voglio diventare il nuovo Alfonso Signorini, però senza il suo difetto: la calvizie.

Chiaramente non parlerò di quelli che non contan un cazzo, parliamo solo dei vincitori:
Terzo Classificato: Nino D'Angelo "Jammo Ja": grande interpretazione della prima canzone in dialetto della storia del festival. Standing ovation: nessuno ha capito un cazzo, Borghezio a casa piange
commosso: in pochi minuti di canzone Nino è riuscito a convincere tutta Italia a votare Lega Nord, si formano spontaneamente delle ronde padane a Reggio Calabria e le mamme di Catania corrono a
preparare la Caseoula per i loro bimbi. "Nuie simmo ‘a casa de vase e ‘d carezze/Ma fa nutizia sultanto ‘a munnezza/Cu sta mafia cu ‘o mandolino", traduzione: perchè fa notizia solo il male, quando
siamo la casa dei baci e delle carezze?!? Ha ragione, dovreste vedere quanti baci e carezze si danno i Casalesi.
Secondi classificati: Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici "Italia amore mio": premio postumo a Mino Reitano, infatti la sua "Italia" in confronto a questa era il dolce stil novo. Emanuele
Filiberto riesce a non ridere cantando "Io credo nelle tradizioni/di un popolo che non si arrende/e soffro le preoccupazioni/di chi possiede poco o niente". Quando parliamo male della nostra
repubblica dovremmo pensare che potevamo avere lui come re...anche se sculetta mica male, l'ho visto a ballando con le stelle.
Vincitori: Nomadi e Irene Fornaciari "Il mondo piange": non lasciatevi ingannare, finalmente una canzone che parla di qualcosa che ci accomuna tutti: le scoregge. La canzone parla dell'amore innato
per le proprie: "Nell’aria c’è qualcosa che come non so/Rende d’oro l’anima e cadono coriandoli", il dolore quando è ancora imprigionata: "Uhh l’amore santo/L’amore in me! Eh eh" e poi la bellezza
della liberazione: "Che suono fa/Che bel suono fa", infine lo sbigottimento si ha quando si comprende che gli altri non gradiscono: "Ma il mondo piange vorrei sapere perchè/Non capisco perchè il mondo piange". Commovente.

Bene ora scusatemi che devo andare a battibeccare con Platinette, anzi no, non scusatemi, faccio il cazzo che mi pare.

mercoledì 10 febbraio 2010

Chi (ha visto) Avatar ?


Prima di inziare con la recensione, vi comunichiamo che il nostro blog da oggi in poi utilizzerà una doppia valutazione per i film. Stelline e capezzoli. Tutti d'accordo?


AVATAR. regia di James Cameron.

Voto in stelline 3/5
Voto in capezzoli 0/5

Finalmente ieri sera sono riuscito ad andare a vedere sto benedetto avatar.
Che dire: bello. Poi per me che ero un verginello del 3d l'attesa di sperimentare questa nuovissima tecnologia anni 50 era forte...
Ma parliamo del film. Innanzitutto se non andate a vederlo in 3d lasciate perdere, anche perchè la trama si capisce come si sviluppa e come va a finire entro i primi 20 minuti.
Il film è stato iper-pompato dalla critica ma alla fine rimane un gustoso giocattolo visivo. Unico appunto alla perfezione visiva è che non si riesce a capire che temperatura c'è su sto benedetto pianeta. Sembrerebbe tropicali ma non sono tutti sudati tipo Hollywood (quello di Milano) a luglio...
Bella l'ambientazione e il bestiario di Pandora ma, da vecchio drogato di J.I.Joe, ancora più belli i mezzi dei mercenari umani. Voglio un esoscheletro da combattimento.
Gli alieni Na'vi (o come si scriva..) sono un misto tra dei pellerossa e indigeni africani.
Bello anche il messaggio naturistico che passa. Cioè, non quello di andare in giro coperti solo da un perizoma (che comunque…), ma quello di una profonda unità tra l'essere vivente e il pianeta su cui vive…in questi tempi di cemento e PM10 fa quasi venire la lacrimuccia…
In definitiva è un film che si colloca all'intersezione tra Matrix, Balla coi lupi e i Puffi.
Il voto in zero capezzoli si giustifica facilmente in quanto gli alieni non hanno i capezzoli e devo dire nemmeno troppe tette che sono comunque sapientemente coperte da ammenicoli vari...
Ovviamente alla luce delle dichiarazioni fatte dal maestro Tinto Brass rimaniamo in attesa del primo porno in 3d "Chiavatar".
Chissà se al pussycat si stanno attrezzando per il 3d(ita)?

lunedì 8 febbraio 2010

Le Grandi Biografie Dei Grandi Milanesi Del Grande DDM: Marco Castoldi

Marco Castoldi e chi cazzo è? Direte voi. Morgan dei Bluvertigo rispondo io. CHI?!? Chiederete di nuovo voi. Quello con i capelli bianchi di XFactor rispondo io. Eh, ma non lo guardavo direte voi. Avete rotto il cazzo dirò io. Ma non li leggete i giornali?!? E' quello che si fa di crack regolarmente, ma a differenza degli altri ha fatto la cazzata di parlarne.

In realtà non rientrerebbe tra i grandi milanesi, in quanto a Milano ci è solo nato e poi è cresciuto a Muggiò e questo ha sicuramente influito sui suoi problemi di droga. Fra l'altro non è neanche grande, io l'ho visto al Jungle Sound con Andy e direi che è basso, però parliamone lo stesso che facciamo un po' di sciacallaggio intanto che è nel casino.
Con i Bluvertigo Morgan pubblica tre album che, sinceramente a me piacciono: Acidi e Basi, Metallo non metallo e Zero. Non guardatemi male, era il periodo punk della mia vita, mi sembravano belli anche i cd delle Pornoriviste, li ho riascoltati l'altro giorno, fanno cagarissimo.
Morgan intraprende allora una fulminante carriera da solista:
2003 Canzoni dell'appartamento: bel cd, cioè mi han detto che è bello, una ragazza, una volta. Però non l'ho mai sentito, io e il 99% degli italiani.
2005 Non al denaro, non all'amore nè al cielo: prendi un disco che ha fatto la storia della musica italiana e lo rifai uguale uguale, dimenticandoti che tu non sei Fabrizio de Andrè, almeno il figlio canta le sue canzoni, ma ha lo stesso cognome. E' come reinterpretare il film di John Holmes "Supermaschio per mogli viziose", è dura reggere il confronto.
2007 Da A ad A: di questo non ho neanche mai sentito parlare
2008 E' successo a Morgan: il suo best of...vabbè, troppo facile fare ironia.
2009 Italian Songbook Volume 1: Cover di grandi della musica italiana, vedi sopra...

Ma Morgan è anche famoso per le sue parti al cinema:
2002 Perduto Amor: regia di  Battiato...mmmmh
2003 Il siero della vanità: interpreta l'Uomo Gatto nello show Toro Scorreggione (non mi son mai pentito tanto di non aver visto un film)
2006 Transylvania: interpreta Milan, tutta la squadra tranne Favalli.
2006 Il quarto sesso: interpreta Karl Marx e finalmente scopre che uno dei fratelli Marx non faceva ridere.

Per quanto riguarda la sua vita privata ha avuto una figlia da Asia Argento. Beh, la mamma ed il papà non son molto affidabili, per fortuna la puo' crescere il nonno....mmmh, mi sa che abbiamo qualcuno che farà ricco uno psichiatra.
Insomma, diciamoci la verità, ma se non avesse fatto XFactor qualcuno si sarebbe ricordato della sua esistenza?
Se ne sentiva il bisogno?
In realtà no, però nella sua intervista, parlando dei problemi di droga, ha regalato il momento di ilarità involontaria più alto della storia:
«Sai cosa mi salva veramente? Mangio un sacco di frutta....».
E pensare che una volta le pere uccidevano...

venerdì 5 febbraio 2010

Previsioni del tempo

Ormai è chiaro, le previsioni del tempo sono fatte a cazzo di cane.

Oggi era prevista pioggia ed invece dovrò probabilmente dormire in ufficio visto che l'ultimo cane da slitta che avevamo è morto assiderato.
Quindi ora le previsioni possiamo farle anche noi:

Sabato: Così così, mettetevi almeno una blusa e un berretto per uscire.
Domenica: Marrone
Lunedì: Fragola
Martedì: 47
Mercoledì: Astenersi perditempo
Giovedì: Apperò!
Venerdì: Pesce.
A sinistra la Live Webcam di piazza del Duomo, Giuliacci di merda!

giovedì 4 febbraio 2010

Il vecchio adagio di San Biagio.


I veri milanesi lo sanno, ma voi che siete milanesi del tac probabilmente lo ignorate: ieri era San Biagio.
E quindi? chiederete voi. Ora ve lo spiego.
Senza alcun motivo plausibile, il giorno di San Biagio a Milano si DEVE mangiare del panettone avanzato dalle feste, meglio se la mattina a colazione, per allontanare il mal di gola. Il tutto deriva da una leggenda per cui San Biagio di passaggio a Milano avrebbe salvato la vita di un ragazzino che stava soffocando a causa di una lisca di pesce dandogli da mangiare del panettone.
La cosa strana è che San Biagio, muore nel 316 d.c., il panettone non esisteva e a Milano non ci è mai passato dato che era Armeno, e si sa, gli Armeni non sono dei gran giramondo, tranne gli Armen Globetrotters che erano una squadra di basket, ma questa è un'altra storia.
Interessante anche uno dei suoi martirii: fu straziato con dei pettini di ferro per la cardatura della lana, o dei capelli delle bambole; da li, ovviamente, il detto non siamo mica qui a pettinare San Biagio. L'unico Biagio che conosco (vedi foto) Ë pelato e quindi anche questo detto non mi torna molto.

lunedì 1 febbraio 2010

Il Deserto Milanese

Napoli è la città più inquinata d'Italia, però lì c'è il mare ed il sole e tutte le parole so' parole d'ammore, quindi va bene così.
In tv e sui giornali però è più facile sottolineare quanto sia inquinata Milano.
Intendiamoci, il problema dell'inquinamento milanese è molto serio (siamo la quarta città più inquinata d'Italia), però viene trattato assolutamente a cazzo da tutti.
Ieri finalmente abbiamo avuto una risposta chiara e definitiva all'inquinamento: una domenica senza macchine.
Io me ne son stato al caldo in casa, e per caldo intendo VERAMENTE caldo, tipo 30 gradi, in casa mia è già luglio, e non è servito a niente chiedere di abbassare un po' il riscaldamento del condominio.
La maggior parte dell'inquinamento milanese è dovuta ai riscaldamenti, ma se nel mio palazzo la temperatura scende di un solo grado c'è il rischio rivolta, quindi in casa ci siam messi il cuore in pace e abbiamo attaccato un paio di amache, sulle quali passiamo il weekend bevendo frozen margaritas per cercare di superare la calura.
Un grazie particolare ai vigili che hanno debellato un pericolo delle domeniche a piedi: i ciclisti che vanno senza mani in strade deserte. Per me hanno fatto bene, a me quelli che vanno senza mani han sempre fatto incazzare, perchè io non ci sono mai riuscito avendo l'equilibrio di un ubriaco.
In ogni caso oggi c'è il sole, niente vento e tanto freddo, sulla Ripamonti mi son ritrovato davanti due camion con rimorchio e un trattore, al loro passaggio gli uccelli cadevano dagli alberi stecchiti, ma visto il blocco di ieri ho tirato glù il finestrino e respirato a pieni polmoni.
Oggi faccio gli esami, domani probabilmente mi ricoverano.