mercoledì 16 novembre 2011

inserire qua titolo con gioco di parole su cinema italiano


Natale è alle porte ( e speriamo anche le luminarie di Mike Bongiorno in lorenteggio, eh ma a proposito, quando cazzo ce lo ridate Mike??) e siamo pronti all'uscita dei vari cinepanettoni. Tutto questo per portare l'attenzione sulla situazione del cinema italiano. Si, forse non lo sapete, ma abbiamo un cinema italiano. Massì dai quella cosa fatta da attori romani, girato sempre a Roma, con simpatiche battute in dialetto romano. Si dai quello! Quello con delle trame assolutamente avvincenti dove metà dei protagonisti sono, o si scoprono, gay o cornuti o tutte e due le cose allo stesso tempo. Dai, quel cinema italiano dove i protagonisti sono sempre gli stessi quattro, che i film mi sembrano puntate di una serie televisiva.
Quello che addirittura riceve soldi dal ministero della cultura e che allo stesso tempo si lamenta che glieli hanno tagliati!
Qui nell'affollata redazione di Diario di un Milanese abbiamo deciso, dopo un lungo brainstorming, di dare 10 consigli 10 per la rinascita del cinema italiano. Produttore, registi, attori ecco i nostri consigli.


1 - Far recitare Pier Francesco Favino in ogni film (se è impegnato, passare a Filippo Timi). 

2 - Girare un vero film d'azione (provate a pensarci, non ne esistono, a me di film d'azione italiani mi viene in mente solo Alex l'ariete). Ovviamente con esplosioni, sparatorie eccetera eccetera. O anche un film di fantascienza. Astronavi e affini (Non contiamo Nirvana di Salvatores perchè faceva troppo cagare. E c'era pure Christopher Lambert, garanzia di puttanata). Mi va bene un qualunque film che non sia una commedia romantica. Però ve lo immaginate un film d'azione americano dove il protagonista (chessò un Bruce Willis d'annata) dopo una giornata di ordinaria amministrazione torna a casa e trova Margherita Buy che interpreta la moglie/madre con problemi di depressione/alcolizzata/tossica/malata di mente? in Italia sarebbe così.

3 - Di nuovo sullo schermo Pozzetto e Montesano. Chessò un sequel di "Noi uomini duri".

4 - Inventare un modo per riprogrammare i nostri neuroni e dimenticarci di aver visto nel 1993 "Ci hai rotto papà". Ma anche "Io speriamo che me la cavo".

5 - Vietare a qualunque comico di Zelig e soprattutto di Colorado di fare film.

6 - Un film di Pupi Avati che finisce in una bella scazzottata.

7 - (Ri)portare sul grande schermo Amore tossico. Relegato ingiustamente a film di nicchia.

8 - Vietare categoricamente: A- scene in auto con inquaratura stretta sul protagonista che con le lacrime agli occhi canta disperato una canzone anni sessanta italiana (magari reinterpretata...) tirando pugni al volante. B - Tutta la famiglia in macchina che canta una una canzone anni sessanta italiana (magari reinterpretata...) ma senza tirare pugni al volante.
Si al papà in macchina che canta una canzone anni sessanta italiana (magari reinterpretata...) tirando pugni alla famiglia che ha le lacrime agli occhi.

9 - Se sei ciccione e con la faccia simpatica non devi per forza fare l'attore e recitare solo e sempre la stessa parte del ciccione simpatico ma sfigato (interpretato magistralmente da Giuseppe Battiston).

10 - Finalmente scena di pompino di Belen ai due dei Fichi d'India. In alternativa a De Sica che dice " A signorì te piace er biscione?"

venerdì 11 novembre 2011

L'arte del rimorchio

"Signorina, venga di là che le faccio vedere
il quadro della parte di sotto"
Ieri sono andato alla mostra di Cezanne a Palazzo Reale.
Io ADOOOORO l'arte e tutte le stronzate annesse, ma sappiamo tutti che gli artisti alla fin fine era spinti da un solo obiettivo: riuscire a raccattare un po' di figa (o ciò che più li aggradava).
Toulouse-Lautrec riusciva a trombare anche se era uno storpio, tanto che morì felicemente di sifilide, Gaugin era uno zozzone e dovette andare fino a Tahiti per fare turismo sessuale, poco prima di morire di, guarda caso, sifilide, ma dopo essersi accoppiato con una quattordicenne del luogo. Van Gogh ebbe una vita tristissima, ma ciò non gli tolse il piacere di riuscire ad ammalarsi di gonorrea, certo, vivere con una prostituta alcolizzata con il vaiolo non deve aver aiutato.
Manet? Sifilide. Benvenuto Cellini? Sifilide. E così via fino ai giorni nostri.
Se ci pensate, le artiste donne son state pochissime, perchè la donna ha meno difficoltà a racimolare, cioè, a parte Artemisia Gentileschi che era un cesso (è in corso anche una sua mostra a Palazzo Reale) e Frida Kahlo che assomigliava a Bergomi.
Quindi direi che è altamente giustificabile il comportamento di molti uomini che vanno alle mostre principalmente per beccare, altrimenti non si spiegherebbero tutti i vecchi che le frequentano in giacca e cravatta.
Però è importante prepararsi prima, imparare qualcosa dell'artista, della sua vita, delle sue opere per poi non fare la figura dei fessi davanti alla fessa.
Ecco alcune frasi da rimorchio da sfoggiare alla mostra di Cezanne, scritte direttamente da uno che non ha mai beccato ad una mostra:
- Lo sai che Cezanne era amico di Zola? Poi quello è andato al Chelsea e non si son più sentiti.
- Lui ha potuto dipingere perchè era ricco di famiglia. Lo stesso motivo per cui io posso star qui a far finta che mi piacciano i quadri. Può interessare?
- Sai che è morto di congestione? Se vieni di là in bagno ti faccio vedere cosa vuol dire.
- Era una persona burbera e scontrosa, finì a fare a botte con parecchie persone. Posso darti una botta per rinverdire i suoi fasti?
- Beh, in questa opera si vede perchè impressionò i pittori cubisti, anche se io, come cubista, preferisco sempre una bella figa.
- Hai visto come è ricorrente nei suoi dipinti la montagna Saint-Victoire? Da casa mia invece si vede il Resegone. Fra l'altro Re Segone è anche il mio soprannome, perchè sono molto solo.
- Il suo quadro che preferisco è "Bagnanti" perchè è il participio presente delle ragazze che mi vedono.
- Cezanne diceva...cito a memoria... "Voglio dipingere la verginità del mondo!", a me più modestamente basterebbe prendere la tua.
- Formazione degli impressionisti stagione 52/53: Monet, Manet, Degas, Cezanne, Pisarro, Sisley, Bazille, Cassat, Morisot, Caillebotte, Renoir. Quell'anno l'album Panini era figo perchè se lo disegnavano da soli.
- Hey, ho un cazzo di un metro e mezzo.

giovedì 3 novembre 2011

Animali del Baltico

Intervallo: Tallinn, splendida capitale della Pheega
A differenza de il_gio che viaggia andando a farsi un taglio di capelli di merda da un maghrebino sotto casa, a me capita di viaggiare veramente, tipo con gli aerei e compagnia bella.
E' sempre un problema dire dove vado, ad esempio questa volta son stato a Tallinn ed Helsinki.
Quando torni da Tallinn lo vedi lo sguardo degli altri che cambia:
"Sei andato a troie, eh?"
"No"
"Dai, sei andato a troie"
"No, davvero"
"Dai, non far finta di niente, me lo puoi dire. Sei andato a troie"
"Si, sono andato a troie, basta che la smetti".
Tallinn è una bellissima città medievale, capitale dell'Estonia, patrimonio dell'Unesco dove abbondano con le vocali.
Tiiu Kuik, giovane abitante di Tallinn
per cui è stata coniata la frase : esiste un Tiiu
Anche il WWF si è interessata alla città in quanto habitat naturale di una spece in via di estinzione: la Pheega.
Da una mia personalissima stima, circa il 93% delle ragazze di Tallinn appartengono alla famiglia delle Pheegae (plurale latino), tanto che quando un ragazzo estone si accoppia con una non pheega gli amici si complimentano con lui:
"Veramente complimenti! Avevi solo il 7% di possibilità di trovarne una così, ma lasciatelo dire, la tua Nele è veramente un cesso!"
"Grazie ragazzi, prima o poi ne troverete una anche voi"
Unico cesso trovato a Tallinn
Una volta arrivati a Tallinn non vorrete più andar via, ma se proprio dovete andare ad Helsinki potete prendere un fantastico traghetto con sala giochi, pub, fast food e un mercatino dove i finlandesi fanno la scorta di alcolici per un anno visto che a casa loro costano troppo.
In sole due ore sono arrivato ad Helsinki, ma volevo tornare a Tallinn a nuoto appena ho conosciuto il nostro distributore locale. Sappiamo tutti come i finlandesi siano persone pulite e abusino di xilitolo per mantenere i loro denti sani.
Ecco, il nostro distributore è l'uomo più sporco del mondo. I sedili posteriori della sua macchina sono una vera e propria discarica, ma con la raccolta differenziata che nel nord ci tengono a queste cose: bottigliette sul sedile di destra e umido a sinistra, in mezzo uno scatolone che solo verso sera ho scoperto contenere diversi pezzi di renna, perchè la settimana prima era andato in Lapponia e vuoi non prendere una renna macellata intera?!?
Questo bell'uomo usava infilarsi tra gengiva e labbro dei sacchettini di Snus, un misto mefitico di tabacco e sale che dona al tuo alito un afrore di ratto bagnato...morto...da un paio di giorni. A ciò aggiungete che alle 9.30 nel mercato coperto di Turku, come merenda, si è fatto una lampreda affumicata potete capire perchè fosse l'unico uomo con l'arbre magique gusto merda per migliorare l'ambiente della macchina. 
Lampreda: la colazione dei campioni finlandesi

Visto che in viaggio abbiam parlato molto gli si deve essere creata un po' d'aria, infatti continuava a fare sbuffettini per espellerla ed ogni tanto smetteva di colpo di parlare, dieci secondi di silenzio, ti guardava negli occhi e poi continuava il discorso interrotto.
Solo a quel punto iniziavi a sentire la puzza di merda.