venerdì 14 febbraio 2014

La vera storia di San Valentino

Hey, laggiù! Smettetela di far quelle
cose durante la mia festa!
Oggi è San Valentino. Lo so che sembriamo dei burberi senza cuore, ma in fondo siamo dei teneroni (come già avevamo dimostrato qui).
Io ad esempio uscirò con una mia amica che ha il fidanzato lontano, ci conosciamo da un sacco e non ci sarà mai niente tra di noi, ma comunque mi son depilato le parti basse che non si sa mai (Fra, c'è solo un modo per scoprire se sto scherzando).
In ogni caso ecco a voi alcune notizie storicamente accurate su San Valentino e la sua festa.
San Valentino viene festeggiato il 14 Febbraio, giorno in cui è stato torturato e decapitato.
Per questo motivo il 14 febbraio inizialmente era la festa in cui si ricordavano le cose peggiori capitate, tipo "Ti ricordi quando tua moglie ti ha tradito con il tuo migliore amico?" o "E quando hai fatto la retro e hai ucciso il tuo gatto?". Visto l'alto tasso di suicidi si pensò di cambiare la "Festa del dito nella piaga" con quella di un altro dito in una piaga più piacevole.
Il 14 febbraio diventò così la festa degli innamorati, mentre il 15 febbraio viene ricordata come "la festa della pillola del giorno dopo" o della Madonna del conforto, festeggiata ad Arezzo.
Ma chi era San Valentino?
San Valentino nasce nel 176 a Terni che all'epoca si chiamava Interamna Nahars e spendeva un sacco in inchiostro per le stampanti dei documenti di identità.
Nonostante la volontà della madre che lo voleva stilista, già da piccolo Valentino propendeva per una vita nel Cristo.
Ad un suo zio che gli chiedeva cosa volesse fare da grande, il piccolo Valentino rispose "Il santo!"
"Si, ma la serie con Roger Moore o il film di merda con Val Kilmer?"
Valentino lo trasformò in un impiegato del catasto (primo miracolo del santo).
Anni dopo lo stesso zio, assistendo ad una gara di corsa campestre affermò "Non vincerà mai, perché Va lentino, ahahaha, l'hai capita?" Lui lo trasformò in Tina Cipollari (secondo miracolo del santo).
Lo zio di Valentino racconta la barzelletta della
rana pompinara
Valentino è ricordato anche per altri miracoli, come quando ha ridato la vista ad una giovane solo perché con lei non funzionava la battuta "Ci vedi? Allora vedi di andartene affanculo" (la simpatia era di famiglia), o come quando un centurione romano innamorato di una donna cristiana morente gli chiese di non essere mai diviso dalla sua amata, quindi Valentino gli tirò una roncolata sulla fontanella con il bastone pastorale (c'è su wikipedia, non prendetevela con me).
Fu martirizzato sotto l'imperatore Claudio il Goth perché continuava a sbagliare il ritornello di "I don't like the drugs but the drugs like me".

Forse non tutti sanno che:
- Valentino ammansì un orso che aveva strappato un cuore ad un passante. Da qui il simpatico peluche.
- Pare che le ultime parole del santo prima della decapitazione siano state "Ricordatemi con cuscini a forma di cuore con le braccia"
- Nel medioevo era usanza durante la festa di San Valentino regalare fisicamente il proprio cuore all'amata, finché nel 1475 il benedettino Ignazio di Basiglio pubblicò il documento "Cazzo fai? Ti serve per vivere"
- I cingalesi conservano le rose rosse invendute, le fanno seccare, le pitturano di giallo e le vendono per la festa della donna l'8 marzo. La mimosa in realtà non è mai esistita.
- Quello che noi consideriamo un simbolo universale dell'amore in realtà non è un cuore, bensì due chiappe stilizzate al contrario e venivano utilizzate originalmente per la festa di San Sebach protettore del "Dai, una volta, che ti costa provare?".
- Il 14 febbraio 2003 muore Dolly la pecora, nome mal interpretato durante la festa come "dalla a pecora".
- Il giorno di San Valentino è stato rovinato in passato terribili da fatti di sangue: nel 1929 quando Al Capone ordinò il massacro di San Valentino o nel 2010 quando la tua ragazza aveva le sue cose.