Questo post doveva essere pubblicato settimana scorsa ma la cura per la reidratazione è andata avanti più del previsto.
Ci sono cose che si ripetono ogni anno, puntuali come il cagotto appena arrivato in ufficio, come il secondo posto della roma in ogni competizione calcistica.
Una di queste è il matrimonio a luglio. Forse non tutti sanno che ognuno di noi ha amico, un parente, un conoscente che prima o poi si sposerà a luglio e vi inviterà al matrimonio.
Alla recezione dell'invito si pensa sempre: "Figo un bel matrimonio d'estate, festa allegria e ragazze elegantemente svestite".
Si come no.
La tragedia inizia fin da quando si arriva nei pressi della chiesa dello sperduto paesino zona milano sud sud (tipo dalle parti di Rosate) e ci si accorge che per una anomalia geografica/astronomica non esiste nessuna zona d'ombra in paese dalle ore 10 fino al tramonto. La chiesa, ovviamente piccolissima, è gremita di zie, nonne, e una serie di sconosciuti, dato che non si sposa esattamente il vostro migliore amico.
Temperatura interna:la NASA sostiene si stia meglio su marte. La temperaturta è così alta che uno zio, toccando con fede un crocefisso, si ritrova ora IRNI sul palmo della mano destra marchiato a fuoco.
L'aria, o il composto gassoso che una volta sosteneva la vita all'interno della chiesa, ha raggiunto la temperatura più prossima all'autocombustione. Dopo la seconda lettura cominciano gli svenimenti dei primi parenti anziani, il tutto segunedo una funzione età/tempo. Più sei vecchio prima svieni. Per lo scambio della pace sono sopravvissuti solo chi ha meno di 30 anni(e mi preoccupo perchè siamo alla scadenza) e quel bizzarro parente in canottiera che continua a guardare la cuginetta.
Fuori dalla chiesa ci si prepara per il lancio del riso, che tenuto in mano per più di 5 minuti si tramuta in un arancino bollito ai profumi... Agli sposi praticamente arrivano delle palle di neve di riso.
Giunti al ristorante, la situazione non migliora. Anzi.
Aperitivo di benvenuto sotto il pergolato. Gli ospiti, piagati dalla sete si buttano sul prosecco tipo attacco ai forni del Manzoni. Entro 10 minuti la sudorazione, a causa dell'alcol triplica. Gli uomini, abbandonate le giacche durante il tragitto Chiesa-Ristorante, sembrano indossare delle camice mimentiche a base azzuro. Non sono macchie. E' solo sudore.
La sala da pranzo è leggermente refrigerata da due condizionatori, oramai prossimi alla morte. Prima dell'arrivo della prima portata si contano gia 5 collassi e 2 blocchi cervicali causa repentino cambio di temperatura e getto d'aria gelido sul collo.
La grande abbuffata (devo rendere merito che questa volta si è mangiato veramente bene) dura fino alle 17.30. Tra il primo e il secondo, uscendo per una boccata d'aria attorno alle 14.30 il clima era simile alla scena del duello di " per un pugno di dollari" ( o un altro edi film di leone che tanto sono tutti uguali e ugualmente belli). Non un filo d'aria, nessuno in giro tranne il cane del ristorante con la lingua a penzoloni e polvere secca che ti trasforma magicamente le scarpe in pelle nera in due bellissime scamosciate.
Poco prima del taglio della torta subiamo il primo attacco da parte delle zanzare ma oramai è il meno.
Taglio della torta all'aperto viva gli sposi e tutti, al più presto fuori dai coglioni.
Ci sono cose che si ripetono ogni anno, puntuali come il cagotto appena arrivato in ufficio, come il secondo posto della roma in ogni competizione calcistica.
Una di queste è il matrimonio a luglio. Forse non tutti sanno che ognuno di noi ha amico, un parente, un conoscente che prima o poi si sposerà a luglio e vi inviterà al matrimonio.
Alla recezione dell'invito si pensa sempre: "Figo un bel matrimonio d'estate, festa allegria e ragazze elegantemente svestite".
Si come no.
La tragedia inizia fin da quando si arriva nei pressi della chiesa dello sperduto paesino zona milano sud sud (tipo dalle parti di Rosate) e ci si accorge che per una anomalia geografica/astronomica non esiste nessuna zona d'ombra in paese dalle ore 10 fino al tramonto. La chiesa, ovviamente piccolissima, è gremita di zie, nonne, e una serie di sconosciuti, dato che non si sposa esattamente il vostro migliore amico.
Temperatura interna:la NASA sostiene si stia meglio su marte. La temperaturta è così alta che uno zio, toccando con fede un crocefisso, si ritrova ora IRNI sul palmo della mano destra marchiato a fuoco.
L'aria, o il composto gassoso che una volta sosteneva la vita all'interno della chiesa, ha raggiunto la temperatura più prossima all'autocombustione. Dopo la seconda lettura cominciano gli svenimenti dei primi parenti anziani, il tutto segunedo una funzione età/tempo. Più sei vecchio prima svieni. Per lo scambio della pace sono sopravvissuti solo chi ha meno di 30 anni(e mi preoccupo perchè siamo alla scadenza) e quel bizzarro parente in canottiera che continua a guardare la cuginetta.
Fuori dalla chiesa ci si prepara per il lancio del riso, che tenuto in mano per più di 5 minuti si tramuta in un arancino bollito ai profumi... Agli sposi praticamente arrivano delle palle di neve di riso.
Giunti al ristorante, la situazione non migliora. Anzi.
Aperitivo di benvenuto sotto il pergolato. Gli ospiti, piagati dalla sete si buttano sul prosecco tipo attacco ai forni del Manzoni. Entro 10 minuti la sudorazione, a causa dell'alcol triplica. Gli uomini, abbandonate le giacche durante il tragitto Chiesa-Ristorante, sembrano indossare delle camice mimentiche a base azzuro. Non sono macchie. E' solo sudore.
La sala da pranzo è leggermente refrigerata da due condizionatori, oramai prossimi alla morte. Prima dell'arrivo della prima portata si contano gia 5 collassi e 2 blocchi cervicali causa repentino cambio di temperatura e getto d'aria gelido sul collo.
La grande abbuffata (devo rendere merito che questa volta si è mangiato veramente bene) dura fino alle 17.30. Tra il primo e il secondo, uscendo per una boccata d'aria attorno alle 14.30 il clima era simile alla scena del duello di " per un pugno di dollari" ( o un altro edi film di leone che tanto sono tutti uguali e ugualmente belli). Non un filo d'aria, nessuno in giro tranne il cane del ristorante con la lingua a penzoloni e polvere secca che ti trasforma magicamente le scarpe in pelle nera in due bellissime scamosciate.
Poco prima del taglio della torta subiamo il primo attacco da parte delle zanzare ma oramai è il meno.
Taglio della torta all'aperto viva gli sposi e tutti, al più presto fuori dai coglioni.
io non ce l'ho avuto a luglio, ma a fine giugno..
RispondiEliminacomunque a parte la solita menata del prete in chiesa, è stato bello
però sì, faceva già più caldo che su marte!
il confine tra fine giugno e inizio luglio è un confine labile, immaginifico, dettato da qualche millimetro di mercurio nel termometro in più o in meno...se comunque hai visto la sonda PathFinder tra gli invitati, comunque si, faceva caldo.
RispondiEliminama due righe sulle fighe svestite no?
RispondiEliminacomunque è terrificante come certi avvenimenti siano identici per tutti. Oppure siamo andati allo stesso matrimonio e non lo sappiamo.
dear BeerBaron,
RispondiEliminaspero non fossimo allo stesso matrimonio visto che nessuno di quelli con cui ho parlato era simpatico o mi ha parlato di inter o di birra. Il che vorrebbe dire che non sei così simpatico.
per le ragazze svestite....poi ti spiegherò un giorno...