lunedì 3 ottobre 2011

Ricordi di gioventù


E poi c'era anche quel bambino strano.
Te lo ricordi tu il nome di quello lì? Dai, quello che stava sempre in prima fila, con la faccia smorta da segaiolo.
Passava le giornate a studiare e poi andava malissimo a scuola. Gli insegnanti non potevano neanche dire "è intelligente, ma non si applica" alla madre.
Si, che poi poveraccio, con la madre che si ritrovava. La vedevi fuori da scuola con vestiti appariscenti e sempre con un uomo diverso e nell'ingenuità di bambino ancora non sapevi bene cosa volesse dire il termine zoccola.
Massì, dai, quello che durante l'intervallo leggeva sempre i fumetti. "Da grandi poteri derivano grandi responsabilità" gli dicevamo per prenderlo per il culo, lui rispondeva sempre "Si però prima o poi avrò un potere così così e niente responsablità e allora potrò fare lo stronzo". 
Quel giorno l'ho picchiato, me lo ricordo bene perchè avevo la maglia con il numero 8 di Nicola Berti e lui mi ha detto "Ma lo sai che Nicola Berti è un ricchione e sta con Serena?".
L'ho costretto a calci a baciare la maglia, proprio sulla scritta felpata Misura. Ha detto che l'avrebbe fatta pagare a tutti noi interisti. Io gli ho infilato la testa nella tazza del cesso.
Che poi a lui il calcio piaceva, però era veramente negato. Quando si facevano le squadre veniva anche dopo il ciccione da mettere in porta, e visto che eravamo in numero dispari non poteva giocare.
Restava sulla panchina a bordo campo e diceva che faceva l'arbitro. Un po' come quelli che non hanno le palle o le capacità di fare il poliziotto e fanno i vigili, oppure non sono neanche esseri umani e fanno gli ausiliari della sosta.
Un giorno ha urlato "fallo" durante un'azione solitaria di Alfonsino, pluriripetente della terza b che faceva paura pure alle suore.
Alfonsino l'ha sollevato da terra per i capezzoli e l'ha portato in bagno, non l'abbiamo mai visto uscire di lì, ma quando è tornato Alfonsino si stava ancora pulendo le nocche sulla maglia nerazzurra che suo padre era riuscito a fare autografare a Pierino Fanna qualche anno prima.
Dopo quel giorno non l'abbiam più visto.
Dicono l'abbiano portato all'ospedale mentre ancora vaneggiava sulla vendetta e sui suoi poteri.
Dicono sia stato in cura anche per un po', ma che in fondo non sia mai del tutto guarito.
Non è mai venuto a nessuna pizzata di classe, alcuni dicevano che l'avevano visto in giro con una moglie che era la copia sputata della madre, zoccola uguale.
Nessuno ne ha mai sentito la mancanza.
Ogni tanto rispolveriamo la sua foto alle cene di classe.
Beh, con quella faccia lì si capiva subito che non era uno molto sveglio.
Chissà che fine ha fatto.

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