martedì 13 marzo 2012

Orto BIO!

Una foto di gruppo dei clienti del NaturaSì di via Melzo
L'altro giorno ero in giro con una mia amica "Ho bisogno di un dentifricio, entriamo qui". Il qui non era una Esselunga, manco un GS, era un NaturaSi.
Tutti sanno quanto io sia aperto a nuove esperienze e per nulla estremista, ma secondo me i NaturaSi e tutti i negozi simili dovrebbero venire bruciati e poi sparso il sale sui loro resti in modo che un hippy con i sandali non venga subito a coltivare biodinamicamente del farro.
I prodotti BIO, ci spiegano i giornali  sono in continua crescita, anche se costano un po' di più.
Per un po' si intende il doppio. Almeno.
Il supplemento di prezzo è dovuto al mancato utilizzo di fertilizzanti, diserbanti, insetticidi, anticrittogamici, sostituiti principalmente dalla merda. Che evidentemente è più costosa.
I NaturaSi sono frequentati da sciure attempate con cappelli di lana peruviani che farebbero sembrare pirla chiunque (che ce l'ha anche il_gio, ma almeno l'ha preso in Perù e poi sembrerebbe pirla in ogni caso).
"Ora compro questi frollini alle carrube per quando vado a prendere il mio nipotino al Gonzaga."
Signora, a suo nipote quei frollini fanno cagare, si strafoga di Grisbì e Coca Cola ogni volta che va a casa del suo compagno di banco, e si sente in paradiso.
Se ti guardi intorno puoi notare che i frequentatori di questi posti (di solito in zona Porta Venezia o Porta Romana) sono principalmente donne e quindi facilmente impressionabili e uomini che sono lì per scelta delle loro mogli. 
Ora, si sa che le donne hanno il cuore d'oro e che se guardano intensamente una gallina negli occhi finiscono per venirne ipnotizzate e quindi si possono scusare se diventano vegetariane o peggio, vegane, ma gli uomini...
Andiamo, l'uomo non può essere vegetariano, ha bisogno di carne, e poi, non ha lo stesso intestino della donna. Cosa è la stitichezza? Mac Giver usava le supposte di glicerina per evadere dalle prigioni, non perchè è diventato un gavettone di merda che non riesce ad andare in bagno in vacanza. Gli alimenti integrali, i legumi, le bistecche di muscolo di grano, le fettine di lupini, l'insulso tofu ci trasformano in un palloncino peloso senza il nodo in fondo. Avete presente?
C'è da dire che il supermercato è fornitissimo, puoi trovare di tutto, cibo, cura del corpo, detersivi.
Cioè...detersivi...noci del sapone.
Dovete sapere che in Nepal crescono queste noci che puoi usare al posto dell'Omino Bianco nella lavatrice.
Sinceramente non so se funzionino bene o meno, ma se chiedete ad uno sherpa vi confermerà che non c'è niente che fa andare via l'odore di yak meglio delle noci del sapone.
No, scusate, ha detto Bio Presto. Problema di traduzione.
Mentre facevo la fila alla cassa, entra un commesso e urla: "Qualcuno ha parcheggiato in doppia fila una Golf nera?". Nessuno risponde.
Più forte: "Qualcuno ha lasciato una Golf nera in doppia fila?!?". Ancora niente.
Alla quinta volta, una signora rossa di vergogna esce a spostare la macchina.
"Che gente" esclama un signore anziano, mentre tira fuori dallo zaino una mini bicicletta e si dirige verso la sua casa in piena Area C e la sua Prius parcheggiata in garage.

2 commenti:

  1. La Golf nera in doppia fila non è bio.
    Per gniente.

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  2. risolviamo alla radice: più che altro andrebbero bruciati gli aristofreak. e poi beh certo, il sale sopra e bla bla.

    LaKalashnikova

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