mercoledì 28 luglio 2010

I grandi contributi di DDUM: Il Signor Brusca (Parte I)

Con il_gio che è sempre in sbattella e io che non ho mai voglia di fare un cazzo, è difficile trovare la voglia ed il tempo di scrivere per quei quattro minchioni che ci seguono (con tutto il rispetto). Ho accettato perciò di buon grado il post in due parti proposto dal Signor Brusca.
Io conosco bene il Signor Brusca e nonostante il suo problema di cui vi parlerà è riuscito ad accoppiarsi e persino riprodursi, contravvenendo a qualsiasi legge naturale e facendomi perdere una scommessa. Sappiate inoltre che lui parla di problemi medici con cognizione di causa in quanto ha sempre a che fare con dei dottori, è infatti un ipocondriaco professionale, lo pagano per credere di avere delle malattie.
Signore e signori la prima parte del post del Signor Brusca:

Meglio un infradito ai piedi o un dito infra le chiappe?


Dovete sapere che non ho mai avuto particolari problemi fisici… ah no verso gli inizi degli anni 90 ho avuto un’importante acne adolescenziale per cui ho ricevuto anche una sospensione per rissa alle scuole medie. Sapete dopo un anno di sfottò in stile “Hey Ciao Brufolo Bill ” ( saluto che mi veniva rivolto tutte le mattine dal boss della classe attorniato da tutte le fighette più fighette della scuola che immancabilmente ridevano indicandomi)  l’ultimo giorno di scuola appena entrati in classe ho ben pensato di massacrare di botte (a freddo e a tradimento) il mio aguzzino, sicuro che la Prof di educazione tecnica non mi avrebbe fatto nulla. Fu una pessima mossa per il mio rendimento in quanto fui sospeso e a momenti bocciato, ma da quel giorno però i brufoli hanno incominciato ad estinguersi e il mio rispetto nell’istituto è salito alle stelle. 
Ora ho la pelle fantastica e guadagno da vivere facendo le pubblicità per la Bilboa Cadey. Eh sì avete indovinato, sono quello che sta vicino alla supertettona mentre corre. 
Stronzate a parte vorrei raccontarvi un grave problema che affligge il sottoscritto e milioni di persone. Non ho mai capito perché i miei piedi a contatto con le scarpe di ginnastica provocano una strana reazione biochimica per cui viene emesso un intenso e corroborante odore  molto simile a quello che esce dai tombini di New York. Dovete sapere quante grane ho dovuto affrontare prima di risolvere il mio problema. Ad esempio, una volta ero andato a sciare nella bergamasca e la sera, dopo cena avevamo fatto la solita battaglia a palle di neve tra amici. Ai piedi avevo le mie super fidate FILA, plastica + poliestere al 100%. Al rientro ognuno andava nell’unico bagno ad eseguire le rispettive cure igieniche. Ecco il mio turno. 
Bhè al momento della lavanda dei piedi il bagno si era trasformato in TIMES SQUARE. Sì signori, sembrava di essere nella fogna dei Gostbuster. Ignaro del tutto, facendo il finto tonto, ho messo le scarpe fuori dalla finestra alla temperatura di – 27 gradi cosicchè la puzza congelasse e sono uscito bello come il sole dal bagno che ancora puzzava di merda pura. Dopo di me a ruota entrò il povero ignaro padrone di casa che dopo 15 secondi tornò cianotico in sala dove tutti sbronzi marci stavamo iniziando una supersfida a monopoli urlando “ Ragazzi, è successo un casino. Dev’essersi rotta qualche tubatura dello scarico dei sanitari perché c’è una puzza di fogna incredibile. Non usatelo fino a domani che poi chiamerò l’idraulico! La cosa buffa è che il proprietario l’indomani chiamò l’idraulico che naturalmente da gran figl di putt qual’era trovò un problema inesistente chiedendo ben 150 euro per l’uscita.
Per non trovarmi più in tali situazioni su consiglio di mio padre un bel giorno eliminai le scarpe da ginnastica ( a parte quelle da calcio) e semplicemente indossai scarpe di cuoio/ pelle ovvero Camper d’inverno, sandali Birkenstock d’estate e Dottor Scholl’s in casa  e come per magia il mio problema sparì.
L’unico problema è che le camper sono eleganti, le birckenstock fanno molto alternativo ma i sandali del Dott. Dottor Scholl’s fanno cagare e sono indossati solo da fruttivendoli dell’ortomercato di Milano, Infermiere anni 70 quelle grasse e brutte ( non quelle del vostro immaginario sexy sporcaccioni) e panzoni partenopei che stanno su una sedia davanti all’uscio di casa in viale Ortles per prendere la poca frescura estiva. 
Io li adoro, ne sono innamorato e dell’estetica me ne frego, ma settimana scorsa questo mio rapporto di profondo amore si stava incrinando. Per colpa di…

(To be continued...)

1 commento:

  1. Ma non credete di esagerare con questa mandria di collaboratori esterni? Dove li prendete i soldi?

    E quando continua? Mi ero appassionato all'analisi podologica.

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