giovedì 13 gennaio 2011

New Milan

Mi dispiace un sacco per i nostri lettori che abitano in cittandine dimenticate da Dio come, che so, Bergamo o Brescia, o in altri paeselli provinciali come Roma, Venezia o Firenze. E mi spiace anche per il_gio che abita in quella succursale della Fiat chiamata Torino, ma io abito a Milano e la mia città è nella lista delle 41 città imperdibili del 2011 del New York Times.
Nell'articolo si magnifica il nostro Duomo restaurato da poco, ma anche il bellissimo Museo del Novecento appena aperto e l'Hangar Bicocca con I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer. Si parla bene anche della nostra cultura del design e della moda, citando lo Spazio Rossana Orlandi, un posto in cui hanno sostituito i cartellini dei prezzi con la scritta "Non te lo puoi permettere".
In fondo l'ho sempre saputo che Milano e New York sono città profondamente affini, pensateci bene, come loro siamo la capitale economica del nostro paese, il nostro simbolo è una donna e abbiamo avuto un aereo incastonato in un grattacielo. In realtà ormai abbiamo superato di gran lunga New York come appeal e son già pronte le nuove versioni di grandi film ambientati nella Grande Mela:
Autumn in Lorenteggio: Un uomo si innamora di una donna che però poi muore colpita dalla caduta degli occhiali giganti di Mike Bongiorno.
Quarto Oggiaro (Bronx): La vita del giovane Calogero, un immigrato di San Cono (CT), che cresce nella periferia milanese avendo come idolo il boss della cosca locale. Il padre lo strapperà alla malavita e lo convincerà a diventare un tronista di "Uomini e Donne"
Colazione in Montenapoleone: Una giovane graziosa decide di non cercare l'amore della sua vita e di sposare un vecchio e ricco uomo d'affari milanese. Ma ad un certo punto incontra Ambrogio, bello e spiantato, e si innamora di lui. Ma poi sposa il vecchio fuggendo sulla sua Panamera perchè in fondo lei è sempre stata una zoccola.
I marciapiedi di Milano: film sulla vita di un uomo che cerca di arrivare a sera senza aver schiacciato una merda di cane.
Miracolo in 5 Giornate: si scopre che il Babbo Natale della Coin è veramente Babbo Natale. Dei tossici gli rubano la slitta e lui rimane per il resto della vita a vendere le cialde di Nespresso.
Misterioso omicidio a Korvetto: niente di troppo misterioso. Roba di Latin Kings.
Piazza Affari (Wall Street): è come l'originale, ma con delle camicie diverse e il dito medio di Cattelan in mezzo.
Malpensa (The Terminal): Un turista Uzbeko passa la vita nel terminal 1 di Malpensa aspettando la sua valigia.
Dai! Hard!: un vecchio passa la vita a vedere film hardcore al Pussycat di Giambellino.
Ci sarebbe posta per te: Giovanni e Caterina potrebbero iniziare una grande storia d'amore via e-mail, ma lei non ha Fastweb e l'ADSL Telecom continua a saltare e perde tutte le mail di Giovanni. Si sposerà con il tecnico dell'ADSL.
Acchiappafantasmini: ambientato in San Babila negli anni 80, racconta le gesta di una banda che invece che rubare le Timberland ai poveri ragazzini, prendeva solo i calzini corti.
La 26a ora: struggente storia di una vecchia in attesa del 14 il sabato pomeriggio.

9 commenti:

  1. La 26a ora parla di me, prima di finire come quella di Autumn in Lorenteggio. Vita grama...

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  2. Questa è gente che scrive articolo cionsultando google...

    Piuttosto se al referendum di Marchionne vince il no con la Fiat in Canada trasferiscono anche Torino vero?

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  3. cionsultando = consultando

    o forse no.

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  4. articolo = articoli

    vabbè lasciamo perdere oggi sono dislessico.

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  5. Cara Lisbeth,
    non disperare, prima o poi cambierà tutto ed arriverà anche l'amore della tua vita. Il 14 invece no, non arriverà mai.

    Caro Daddy,
    le tue parole sono inacidite dal riferimento alla tua patria. Quanta ignoranza c'è nel tuo commento, l'ho scritto consultando wikipedia.

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  6. Per non parlare di

    "Sex and the City"
    un emozionante puttantour in Melchiorre Gioia.

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  7. Milan avec lu mere, sarebb na piccola Beri...

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  8. Caro Anonimo,

    ti sbagli, a Milano ci son molti più pugliesi che a Bari.

    Bentornato, Barone Birra.

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  9. Invece arriverà, il 14, sarà pieno come un otre e io morirò soffocata in mezzo a gente che non si lava dal 1802. Tutto questo poco prima che la folla puzzona scenda in via Torino e salga l'amore della mia vita. Che storia struggente, io l'intitolerei "Un tram che si chiama desiderio. Di fare una strage."

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