lunedì 8 novembre 2010

Riso Amaro

Venerdì sera stanco per il viaggio, puzzolente e con la camicia macchiata da un piatto greco formato al novanta per cento da aglio mi son presentato alla festa del mio amico Kikko ai Ronchi, un ristorante dove si canta. Non per fare il solito rompicoglioni, ma i ristoranti dove si canta per me andrebbero rasi al suolo e gettato sale sui loro resti. Quale piacere posso provare a sentire cantare Gianna a squarciagola da una ragazzina bergamasca ubriaca che prima della fine della serata si concederà contemporaneamente a tutti i suoi amici nel cesso del locale? Tanto più che non sono uno dei suoi amici. Non sono mai stato uno degli amici in effetti, io di solito son quello che aspetta fuori perchè in bagno ci deve pisciare veramente. E infatti sono solo come un cane. Quindi immaginate: stanco, puzzolente e particolarmente infastidito dall'usignolo della val brembana accompagnato da un quarantenne con la coda che ha studiato anni e anni musica per suonare nei ristoranti dove si canta, ecco che vedo venire verso di me Kikko e la sua morosa con sorrisone.
Ahia.
"Ti dobbiamo dire una cosa".
Ahia.
"Ci sposiamo".
Ecco.
Premetto che non ho assolutamente nulla contro il matrimonio, prima o poi voglio anche io rovinarmi la vita, spendere tutti i miei soldi per una casa e una orrenda familiare e stare seduto sul divano mentre osservo crescere quei rompicoglioni dei miei figli ed il culo di mia moglie, è che non vedo che fretta ci sia.
"Il prossimo sei tu". Hey hey! Fermi un momento! Io manco ce l'ho una ragazza e poi in ogni caso anche senza matrimonio passerò tutta la mia vita con chi faccio sesso adesso, in fondo è la mia mano destra, mica me la stacco.
In ogni caso so già cosa mi aspetta: uscire la sera e sentire questi maledetti stronzi che parlano di catering, di location, di mobili, di parenti che non vedi mai ma che devi invitare lo stesso, di amici che lui vuole invitare ma io ho messo il veto che se no rovinano tutto, di regali, di quanto sia tutto maledettamente difficile e stressante. Ma perchè dovete rompere i coglioni anche a me?!? Vi ho costretto io a farlo?!? Cosa vi ho fatto per meritarmi questo? Perché vi accanite su di me, manco vi avessi trombato le ragazze. Anzi, forse proprio perchè non l'ho fatto. Un nostro amico ha provveduto nel passato, è una merda e lo odiano tutti, me compreso, però lo invidio, chissà che serate rilassate che si passa...
(Notare la foto tratta da diariodiunapassione.it, il blog antitetico al mio)

9 commenti:

  1. Per una volta niente ironia da osteria radical chic.
    Solidarietà massima.

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  2. Si ok, non fa una grinza. Ma questo odio profondo verso la mia gente nei tuoi ultimi post da dove nasce?
    T'hanno preso a polentate?

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  3. ..spendere tutti i miei soldi per una casa e una orrenda familiare...

    Mi preme correggerti con urgenza. Con il matrimonio per la casa spenderai anche i soldi che non hai e che mai avrai. Per la station tranquillo ti venderò la mia.

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  4. Caro Absinto,
    non ho niente contro di voi, avete solo il problema di essere bergamaschi e io, come il mio premier cerco sempre di aiutare le persone con dei problemi. Fra l'altro ad aiutare una ragazza bergamasca si prendono meno malattie che ad aiutarne una bresciana (si, Daddy, non quelle dei paesi, quelle son sante).

    Caro Daddy,
    grazie per le parole di conforto. Per quanto riguarda la casa valutavo l'opzione Pietro Maso, ma credo che i miei abbiano già deciso di lasciare tutto a Futuro e Libertà. E' un po' di giorni che il fratello della Tulliani sta prendendo le misure di camera mia.

    Cara Lisbeth,
    grazie del supporto, so che posso contare sempre su di te, sei la mia preferita. Anche perchè gli altri due sono dei fottutissimi montanari, ma non farglielo sapere, sono suscettibili sull'argomento.

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  5. Caro Dott. Kitsch l'opzione Maso non portò bene al suo inventore. Io la escluderei a meno che non ti interessi vedere il plastico della tua magione da Vespa.
    Tulliani poi continua a comprare arredi nei mercatoni più squallidi del raccordo anulare. Meglio donare il tutto a Bondi, come tiene lui le cose non lo sa fare nessuno.

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  6. Ma io non sono montanaro, sono un abitante della pianura. Berghem de sota, per la precisione. So che ti farà piacere questa precisazione perché ogni milanese che incontro mi chiede " De sura o de sota?".
    Comunque si, in Valbrembana sono tutte zozze, in pianura sono parche e morigerate, se escludi quelle che rimangono incinta a 7 anni. Si usa così nella bassa.

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  7. Cara PF,
    grazie del tuo consenso. Sappi che in ogni caso non cambio idea, l'altro giorno ho rivisto Zoolander. Confermo: CAPOLAVORO.

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  8. Allora mi sa che devo richiamare il pirla. Forse l'ho sottovalutato...

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