venerdì 27 maggio 2011

Un mio amico

C'è questo mio amico, bravissimo ragazzo, direi anche un gran bel figliolo, che per lavoro gira per un po' di paesi.
In ogni paese cercano di farlo ubriacare, ma fino ad ora lui teneva botta ogni sera senza grossi cedimenti, anzi, più ingurgitava alcol e meglio andava il suo inglese.
Fino all'altro giorno.
Ero, cioè, il mio amico, era in Polonia e dopo un paio di birre (più tre che due) viene portato in un locale per una specialità del luogo, vodka e cetrioli.
Lui manda giù il tutto senza battere ciglio.
Poi vanno in un altro locale "che cosa vuoi?" gli chiedono, "mah, fate voi" risponde stupidamente e si ritrova a dover bere una bottiglia intera di vodka in 3 persone.
Il risultato della serata quindi consisteva in 3 birre e circa 8 vodke.
Il mio amico però era un fiore, stava bene, camminava dritto e parlava un inglese con un fantastico accento del Surrey.
Tornato in albergo si è messo in pigiama, lavato i denti, ed è andato a dormire stanco, ma tranquillo.
Nel mezzo della notte si è svegliato di soprassalto con una nausea alquanto consistente, quindi si è lanciato assonnato e completamente al buio verso il bagno. Dopo aver tastato il muro alla ricerca di una porta si è aggrappato ad una maniglia, l'ha aperta ed è stato inondato da una luce che lo ha svegliato.
Si è ritrovato di notte, in pigiama e con le guance gonfie per l'imminente conato nel corridoio dell'albergo.
Cazzo.
A quel punto ha avuto la prontezza di spirito di lanciarsi di nuovo in camera appena prima di rimanere chiuso fuori.
Però, un po' per lo sforzo del tuffo, un po' perchè quando devi vomitare devi vomitare, si è ritrovato ad eruttare in tuffo contro il muro della stanza di un elegante viola ciclamino, il muro non il vomito.
Finalmente sveglio, il mio amico, si è trascinato in bagno per finire quel che doveva fare per poi pulire alla bell'e meglio il muro e la moquette della stanza che lo ospitava con un piccolo asciugamano adeguatamente imbevuto di acqua, per poi andare a letto soddisfatto della pulizia.
Al suo risveglio la mattina seguente si sentiva stranamente bene, si è fatto una doccia, e poi ha dato un'occhiata al muro per avere conferma del suo ottimo lavoro.
Forse era il buio della notte, ma aveva fatto veramente un lavoro di merda.
In realtà pulendo con l'asciugamano aveva tolto parte della vernice lilla della stanza che ora sembrava coperta da una pelle di un ghepardo omosessuale.
In più a terra giaceva un piccolo asciugamano completamente viola.
A questo punto il mio amico, che ha scoperto di avere una mente criminale alquanto sviluppata, ha ripassato la parete della stanza finchè non ha raggiunto una certa uniformità di colore.
Tutto questo completamente nudo appena uscito dalla doccia.
Per eliminare ogni possibile traccia, ha portato l'asciugamano viola con sé per poi buttarlo in un cestino a qualche chilometro dall'albergo.
Per ora ha funzionato, il mio amico vi farà sapere se verrà contattato dall'albergo per pagare i danni, ma in ogni caso, se potete, state lontani dalla camera 22 del Brovaria di Poznan.

1 commento:

  1. Potresti aprire partita iva e arrotondare nei week-end.

    Kitsch Master, verniciature a spruzzo.
    Pulizie finali comprese nel prezzo

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