venerdì 25 giugno 2010

Nazionale vincente

Non capita spesso di vincere un mondiale e ancora meno di riconfermarsi, ma vincerlo per tre volte di fila è un'impresa da ricordare. La nostra nazionale c'è riuscita, e per la terza volta abbiamo vinto la coppa del mondo che non c'è e ha alzato al cielo la coppa consegnata da Peter Pan.
Il girone di qualificazione della Padania è tosto, ci troviamo ad affrontare gli organizzatori di Gozo, una squadra fatta tutta da persone che assomigliano al muppet con il naso ad uncino. La partita è dura, al gol di Nannini, risponde John Camilleri, il più importante scrittore di libri gialli di Xaghra, interessanti i suoi 140 libri con protagonista Aristide Azzopardi, che però non è il commissario, ma l'omicida, e quindi si sa già come finiscono. All'82' sarà il campioncino Matteo Prandelli a segnare il gol della vittoria.
La seconda partita è contro l'Occitania, regione dove si parla la famosa lingua d'oc o linguadoca, dal momento che tutti gli abitanti hanno il becco e depongono uova, sempre opposta alla lingua d'oil con il suo più grande rappresentante Leggero Carapelli. La nostra nazionale vince facilmente grazie ad un gol di Simone Ghezzi, quello che parla in asincrono alle 3 di notte su rai tre che spaccherei la tv ogni volta che lo vedo.
La semifinale ci vede opposti ai nostri acerrimi nemici: la temuta nazionale del Regno delle Due Sicilie. Fortunatamente il regolamento del torneo non punisce con l'espulsione l'appellativo "terone" se no la nazionale padana sarebbe finita con il solo Matteo Ravetto, scattante ala del Gozzano che però è completamente muto. In realtà anche il Ravetto continuava a dire "Uè terun!" agli avversari, ma per colpa del suo piccolo problema sembrava solo boccheggiare nel cerchio di centrocampo.
Renzo Bossi e la sua crew hanno pensato intonasse il Va Pensiero e si son alzati commossi con la mano sul petto. La partita finisce 2 a 0 con gol di Mauro Nannini appena tornato dal concerto "Donne per l'Abruzzo" e Maurizio Ganz (infame sempre lui).
La finale è stata una partita dura, ma alla fine la grande Padania ha schiantato il Kurdistan per 1 a 0. Il risultato non era scontato, anche perchè i curdi giocavano con dei gilet fatti di dinamite ed i giocatori padani tendevano a non affondare i tackle per paura di ritorsioni. La svolta al 24' del primo tempo quando l'attaccante padano Luca Mosti si è trovato a tu per tu con il portiere curdo che preso dall'ansia di prestazione ha sbagliato pulsante e si fatto saltare in aria; il nostro ariete ha potuto insaccare facilmente dopo aver dribblato il cratere rimasto.
( Nella foto in alto: si, prega. Prega di non incontrarci per strada).

P.S. Non so se avete notato la novità tecnologica sulla destra: abbiamo una mail! Scriveteci per tutte le domande o per mandarci foto di donne nude (no, Absinto, le tue foto nudo e coperto di grasso di foca non ci interessano), madate le vostre proposte di matrimonio o invitateci per ravvivare feste private, siamo disponibili per battesimi, matrimoni e bar mitzvah.
Ma soprattutto scriveteci per mandare a cagare il_gio che in questo momento è in vacanza in Sardegna, spero piova sempre.

3 commenti:

  1. Spero che il_gio faccia indigestione di malloreddus alla campidanese, culurgiones con sugo di pomodoro e pecorino, pani frattau, orate e gamberoni arrosto, fritto misto di calamaretti e seppie, sebadas con zucchero e miele e che il mirto che berrà gli faccia venire mal di pancia. Oh. E insomma.
    Chiedo scusa per aver usato questo spazio anziché la mail, ma in questi casi la pubblica gogna è cosa buona e giusta.

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  2. Non sapete cosa vi perdete. Sono stato mister grasso di foca nel 2008 e nel 2009. Quest'anno ho dovuto cedere il titolo a Malgioglio.
    Dovevo tingermi il ciuffo pure io.
    Ma scusa, ma il tizio tutto a sinistra nella foto è il Mancio?!
    Sono stato a Gozo l'anno scorso, ci sono 18 abitanti e si chiamano tutti Aristide Azzopardi.

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  3. Ahhh, il buon vecchio Maurizio che ora come ora farebbe ancora la sua porca figura nell'Italjuve. Mi ricordo una dolce canzoncina sulle note di Tequila:

    "Giravo al Monumentale
    era notte fonda già,
    mi son sentito male:
    ho visto Maurizio Ganz
    coi tacchi a spilloooo
    coi tacchi a spilloooo
    e la sciarpa del milàn.
    Puttana!"

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