venerdì 29 ottobre 2010

Torcicollo

No, le cose non vanno per niente bene. Davo la colpa al periodo lavorativo pesante, ma non ci crede nessuno, ormai lo sanno tutti che sono un nullafacente retribuito. So benissimo quale sia il mio problema, è che non ho il coraggio di dirlo. Il fatto è che...ho compiuto trent'anni. Ormai il mio inarrestabile declino è cominciato. Non ci credevo, ma mi devo arrendere, questa settimana ho avuto la conferma: una settimana intera di fottutissimo torcicollo. Come può durare una settimana un torcicollo? Avete mai guidato con il torcicollo? E' molto più pericoloso guidare con quello che sotto l'effetto di alcol e stupefacenti, a parte che son così imbottito di antidolorifici che ho iniziato a sniffare l'Oki sul croscotto della mia macchina nel parcheggio del carrefour di Assago.
Che poi anche sul lavoro è un problema, vengo preso per il culo da tutti per i miei movimenti, e mettono anche in dubbio la mia sessualità a causa del mio look (Golf con scollo a scialle Fred Perry e foulard Levi's a quadretti avvolto intorno al collo, ma rileggendo quello che ho appena scritto forse han ragione).
Ho chiesto anche aiuto a mia madre, la saggezza dei nostri genitori, le nostre radici, i vecchi rimedi della nonna che fanno sempre bene. Tutte grandissime cagate. "Mamma , ho un torcicollo fortissimo, cosa posso fare?" "Togliti le calze e legatele intorno al collo" "Si, ecco magari non qui al lavoro."
Dovete sapere che mia madre, poverina, ha il difetto di non essere nata a Milano, ma in un posto selvaggio chiamato val Brembana, è stata allevata da una tribù al limite della civiltà che i più chiamano Bergamaschi che nel loro selvaggio idioma vuol dire "incomprensibili magutti a cui è ancora sconosciuta l'arte della guida".
Mia madre deve aver imparato queste medicazioni dallo sciamano del suo villaggio, Pierangelo Orlandini, prima che venisse portata nella civiltà, per cui ogni volta che c'è un problema ecco la soluzione tribale. "Mi son scottato" "Strofinati il dito nei capelli", "Ho il giradito" "Devi mettere il dito nella prima urina del mattino di un uomo", ho smesso di chiederle consigli prima che mi dicesse di spalmarmi completamente di sterco di cinghiale.
A volte è meglio tenersi il dolore.

5 commenti:

  1. Ho le stesse origini di tua madre. Lo sterco di cinghiale serve per togliere le occhiaie.

    Quello di oca è un potentissimo afrodisiaco.

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  2. Sono degli incivili i bergamaschi.
    Noi bresciani invece per curare il torcicollo ci smandrappiamo una vergine.
    Il torcicollo non passa ma almeno ci siamo divertiti.
    Naturalmente prima ci cospargiamo di sterco d'oca ma senza farlo sapere alla val Brembana.
    Questo rimedio lo abbiamo chiamato bunga bunga e pensate che persino Silvio passa da noi quando ha qualche acciacco.
    Lui porta i Sanbitter.

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  3. Caro Daddy,
    grazie per i tuoi preziosi consigli, una sola domanda: dove diavolo la trovi una vergine a Brescia?!?

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  4. Ahhhhhhh mi cadi nel luogo comune!!!!
    A Brescia città son tutte facili ma se sali nelle valli hai voglia!
    Attento però perchè in alcuni cantoni rischi un tranquillo week-end di paura...
    Comunque ho organizzato per sabato sera un cineforum presso l'oratorio di Paspardo ove proietteremo "Chi l'ha duro trafigge".
    Sai qui la Lega impera.

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  5. Caro Daddy,
    se vuoi proiettare un film horror per sfruttare il periodo commerciale di Halloween ti consiglio "Dracula, prima morde poi eiacula"

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